Progetto inquinamento dei mari

Tramite i miei gioielli vorrei riuscire a suscitare emozioni, in particolare con questo anello ho provato ad esprimere un problema attuale che a me sta particolarmente a cuore!

DESCRIZIONE 

Mentre il tepore di una sabbia scaldata da un sole rosso di tramonto, che lentamente si ritira dietro la più lontana e quasi impercettibile onda, rifletto su quanto tutto questo sia un dono da costudire gelosamente nell’antro più protetto ed intimo della nostra anima;

Rifletto anche su quanto tutto questo in verità sia lontano dalla cruda e fredda realtà delle circostanze e dei torti che l’uomo, nel corso degli ultimi 3 secoli, ha inflitto a ciò che rende unico il nostro pianeta blu.

Solo nella nostra galassia ci sono 100 miliardi di pianeti, dico 100 miliardi, e solo uno, per quanto ne sappiamo, ha la capacità di sostenere forme di vita complessa.

L’unica differenza che rende unica la terra, è l’acqua allo stato liquido, e negli ultimi 300 anni abbiamo usato i mari, gli oceani, i fiumi e i laghi come discarica, riversandonci le più bieche ed oscure melme di rifiuti, rimanendo compiaciuti ad osservare e controllare che sprofondassero insieme alla nostra anima.

Ora gli oceani ed i mari si sono presentati al tavolo delle grandi multinazionali, degli stati sovrani, presentando un conto forse troppo salato da saldare.

La speranza come si suol dire, è l’ultima a perire, e forse, se tutti noi riuscissimo a trovare dentro noi stessi, la stessa sensazione che ha pervaso il mio essere in riva a quella spiaggia dipinta dal tramonto, riusciremmo a comprendere quanto sia necessario un cambio di rotta.

Questo è quello che ho provato ad esprimere con il mio anello.

La pietra, un’acqua marina, vuole rappresentare la maestosità degli oceani, la freschezza del loro suono, il gusto delle loro infinite sfumature ;

oceani ormai quasi del tutto inglobati da qualcosa a forma di coralli, in argento, qualcosa che li vuole ingannare palesandosi con una forma di cui gli oceani si fidano, una figura a loro familiare ma che in realtà è macchiata da un nero carbone, un nero petrolio, un nero subdolo e meschino;

ma in quel nero spicca un’altra figura, una stella marina, ma con un colore vivo, acceso, colore che rappresenta esattamente ciò che si penserebbe, speranza pura.

Spero che un giorno ognuno di noi possa riuscire a trovare la propria stella marina, in modo che quei maledetti coralli, sporcati dalle nefandezze dell’uomo, possano liberare l’irrefrenabile forza del mare e degli oceani.